Oltre agli interventi in Day e Week surgery, dal 10 maggio verranno effettuati interventi complessi di chirurgia protesica anche al Santa Croce di Fano, gli stessi svolti al San Salvatore.
“Questo rappresenta una grossa novità – spiega il direttore dell’Ortopedia e Traumatologia Luca Memè -; la scelta di riproporre tali prestazioni anche nel presidio fanese ha come finalità quella di potenziare l’offerta sanitaria della zona, ridurre i tempi di attesa, migliorare il confort alberghiero mantenendo, al tempo stesso, alti standard di qualità”. Un potenziamento che supera le criticità generate dalla recente pandemia e dalla difficoltà comune e generalizzata di reperire specialisti. “Gli interventi chirurgici ortopedici e traumatologici sono in crescita: benché siano aumentati in modo significativo i casi traumatologici, e nello specifico quelli per frattura del femore nel paziente anziano – continua Memè -, l’Ortopedia e Traumatologia degli ospedali di Pesaro e Fano mantiene un valore superiore all’80% delle fratture del collo del femore operate entro 48 ore dal ricovero in pazienti con un’età maggiore di 65 anni, dato che rappresenta uno degli indicatori di performance dei reparti di Ortopedia a livello nazionale. Prendendo in considerazione il 2022 tale dato è risultato essere pari al 86,6% per un totale di 437 pazienti sottoposti ad intervento entro le 48 ore. Questo valore si mantiene ad alti livelli nonostante la fragilità dei pazienti anziani che spesso presentano importanti co-morbidità e che necessitano di una stabilizzazione prima di procedere con l’intervento”.
Nel 2022 sono state erogate 13.528 prestazioni ambulatoriali ed eseguiti 2051 interventi chirurgici, 250 in più rispetto al 2021, con un aumento del numero di interventi di chirurgia protesica di anca (239 solo nel 2022), ginocchio e spalla; eseguiti interventi in artroscopia a carico di ginocchio e spalla, interventi correttivi di deformità a carico del piede e piccola chirurgia elettiva del distretto polso-mano.
“Riattivare l’attività chirurgica a Fano – sottolinea l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – è innanzitutto un primo passo per ridurre le liste di attesa, ma in prospettiva futura servirà a diminuire la mobilità passiva che caratterizza la nostra regione e che riguarda principalmente proprio l’ortopedia. Si tratta dunque di un segnale positivo di potenziamento dell’ospedale di Fano e non di un suo indebolimento”.
“Obiettivo futuro – chiude Memè – è implementare ulteriormente l’attività chirurgica programmata mediante la creazione di percorsi dedicati, differenziare l’Ortopedia dalla Traumatologia al fine di migliorare l’organizzazione degli interventi programmati e garantire il trattamento nel più breve tempo possibile al paziente traumatizzato, infine sviluppare la chirurgia robotica per migliorare la precisione dell’atto chirurgico negli interventi di sostituzione protesica o traumatologica. Ciò andrebbe ad aggiungersi alla capacità già presente da alcuni anni, di impianto di protesi di spalla mediante sistema di navigazione computer assistita. Oltre all’attività ospedaliera, l’equipe è impegnata per implementare la presenza sul territorio e per la divulgazione scientifica, come è avvenuto di recente in occasione dell’evento organizzato a Pesaro in collaborazione con alcuni Istituti Superiori locali, che ha riscosso un notevole successo nell’avvicinare i giovani alla professione medica”.
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