Tumori cutanei: tecnologia radioterapica unica in Italia

In due anni trattati con Esteya, radioterapia non invasiva, 77 pazienti. Il Direttore Feisal Bunkheila: “La dose radiante è erogata in tempi brevissimi e preservando i tessuti sani”.

In funzione da oltre un biennio, la Radioterapia dell’azienda ospedaliera Marche Nord ha allargato il suo parco macchine con una tecnologia unica in Italia, in grado di trattare in modo assolutamente non invasivo le neoplasie epidermiche. “Il sistema – spiega Feisal Bunkheila, direttore dell’unità operativa complessa di Radioterapia – è in grado di erogare la dose radiante in tempi estremamente brevi (2-3 minuti) e con grande risparmio dei tessuti sani sottostanti. Arrivata nel gennaio 2017 ha già trattato, presso la struttura, 77 pazienti con ottimi risultati estetici, ottenendo una risposta completa nel 96% dei casi entro 6 mesi dalla fine del trattamento ed un eccellente controllo locale (93%)”. I tumori cutanei (carcinoma basocellulare o spinocellulare) sono neoplasie estremamente frequenti nell’età adulta e soprattutto avanzata, con incidenza che aumenta progressivamente con l’età. In media ogni anno si registrano circa 120 casi di tumore cutaneo (non melanomatoso) ogni 100.000 uomini e circa 90 casi ogni 100.000 donne. Generalmente insorgono nelle aree più fotoesposte, prevalentemente in soggetti con carnagione chiara e che abbiano avuto intense, prolungate o intermittenti, esposizioni solari o a raggi UV.

Esteya, così si chiama l’apparecchiatura, è stata donata dal Credito Cooperativo di Gradara ed inaugurata nel gennaio 2017, in grado di erogare raggi X, in modo estremamente preciso e focalizzato, a lesioni cutanee nelle diverse aree del corpo dove frequentemente si manifesta il cancro della pelle (come il viso, le mani, le gambe o il cuoio capelluto) e nelle quali spesso una asportazione chirurgica potrebbe lasciare fastidiose cicatrici visibili. Generalmente vengono eseguite 6-8 frazioni di trattamento nel corso di 3-4 settimane. “I benefici per il paziente di questa tecnologia a disposizione a Marche Nord, – continua Bunkheila – sono notevoli: chi si sottopone al trattamento non necessita di periodi di recupero, le sedute hanno una durata di pochi minuti, sono eseguite in posizioni estremamente confortevoli, non richiedono il ricovero e non pregiudicano la qualità della vita della persona. In merito agli effetti collaterali, può accadere solo un arrossamento dell’area trattata che può essere accompagnato da secchezza cutanea o lieve prurito”.

L’incidenza di queste neoplasie è in crescita soprattutto in relazione all’aumento dell’età media della popolazione. Sono neoplasie con un alto tasso di curabilità e la chirurgia rappresenta generalmente il trattamento di scelta ma esistono anche terapie locali non invasive, fra cui la radioterapia, che può rappresentare una valida alternativa all’asportazione chirurgica nelle sedi critiche, come le tempie, la punta e l’ala del naso, la commissura labiale, la regione periauricolare e il canto dell’occhio (nelle quali l’intervento ricostruttivo dopo escissione della lesione è più difficile) o per tutte le lesioni superficiali la cui asportazione comporterebbe un risultato cosmetico insoddisfacente. Tale trattamento rappresenta sicuramente una valida opzione alternativa nei pazienti che rifiutano la chirurgia, che sono in terapia anticoagulante o in quelli con tendenza alla formazione di cheloidi e anche in coloro che hanno presentato recidive nella sede di precedenti asportazioni. La radioterapia può essere inoltre utilizzata come trattamento postoperatorio per prevenire una recidiva nei casi ad alto rischio.

Lo staff di Radioterapia

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