Convegno sui “Farmaci a bersaglio molecolare: luci e ombre”

Venerdì 17 e sabato 18 aprile si terrà il convegno, organizzato dal direttore dell’Oncologia del Santa Croce, a cui parteciperanno gli oncologi di mezza Italia

Sarà una maratona di due giorni per gli oncologi di mezza Italia che venerdì 17 e sabato 18 aprile saranno a Fano per il convegno, organizzato dal collega Rodolfo Mattioli, direttore dell’Oncologia del Santa Croce, tutto dedicato ai farmaci a bersaglio molecolare. E la discussione sarà orientata al confronto sull’utilizzo di queste terapie, sui loro reali benefici.
"Il 17 e 18 aprile – spiega Mattioli – si cercherà di fare il punto della situazione, si parlerà di risultati clinici, di sostenibilità economica, di nuove tossicità e di nuovi bersagli da colpire con nuovi e futuribili farmaci, ma si vorrà soprattutto discutere delle cosiddette zone grigie per far sì che i trattamenti con i farmaci a bersaglio molecolare siano sempre più standardizzati e condivisi dagli specialisti".
Un argomento attuale, quello dei farmaci a bersaglio molecolare. E lo dimostra anche l’ampia partecipazione al convegno che porterà a Fano, all’Hotel Tag, decine e decine di professionisti di mezza Italia: oltre che dai centri marchigiani, ci saranno oncologi di Milano, Roma, Cagliari, Parma e Pavia.
"Le terapie a bersaglio molecolare rappresentano un importante passo avanti nella cura dei tumori – spiega Mattioli – e la ricerca clinica è ormai quasi esclusivamente orientata in questo senso. Alcuni farmaci a bersaglio molecolare hanno già cambiato la storia naturale di alcune neoplasie allungandone enormemente i tempi a ricaduta e migliorando la sopravvivenza globale mentre altri farmaci hanno permesso di migliorare la qualità della vita e dei trattamenti stessi. Attualmente ci si domanda se questi farmaci generalmente definiti anche ad "alto costo" abbiano realmente portato ad un reale vantaggio in termini di costo/beneficio e ci si interroga sulla reale portata della loro innovazione. A volte ci si domanda se l’allungamento della vita di qualche mese, se poi non vissuti bene, potrebbe essere considerato un inutile accanimento terapeutico. Sempre più i farmaci a bersaglio molecolare vengono utilizzati in sequenza per cui piuttosto che il reale vantaggio di ciascuno preso singolarmente andrebbe valutato il reale rapporto costo/beneficio incrementale, per alcune neoplasie la sopravvivenza mediana, per la fase avanzata di malattia, si è allungata di circa 5 volte rispetto ai soli trattamenti chemioterapici".

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Il programma dettagliato dell'incontro
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