Tecniche avanzate per la chirurgia oncologica

Nuove tecnologie e un approccio nuovo e dinamico per la cura dei tumori. Marche Nord in questi anni ha sviluppato i percorsi terapeutici personalizzati per i pazienti con patologie neoplastiche. L’utilizzo delle tecniche di chirurgia mini-invasiva e laparoscopia hanno portato l’azienda e i suoi professionisti a sviluppare un altro aspetto: la chirurgia oncologia avanzata.

“L’approccio per la cura delle neoplasie anche in stato avanzato – spiega Claudio Cicoli direttore di ostetricia e ginecologia di Marche Nord – si è riusciti a realizzare, grazie all’approccio multidisciplinare e al lavoro di equipe di esperti e specialisti molto preparate e motivate. In particolare per i tumori ovarici, carcinosi peritoneali stiamo realizzando trattamenti integrati con ginecologi e oncologi, con possibilità di fare chemioterapia durante l’intervento chirurgico. Un’attività che non hanno molti centri in Italia. Marche Nord attualmente è l’unico centro in regione in cui si eseguono interventi di chemioipertermia intraoperatoria per il trattamento dei tumori che hanno invaso il peritoneo”.

robot al lavoro in sala

“La direzione – aggiunge Rodolfo Mattioli direttore dell’unità complessa di oncologia di Marche Nord – ci ha messo in grado di lavorare insieme. Abbiamo potuto organizzare nell’azienda dei percorsi diagnostico terapeutici per ogni tipo di patologia neoplastica. Quando un paziente arriva in ospedale è l’equipe che prende in carico il paziente e non il singolo specialista. Ogni gruppo è specializzato per una determinata patologia. Diversi sono i percorsi attivati: quello per il tumore al polmone, al colon, alla tiroide, al fegato e vie biliari del pancreas, per il tumore allo stomaco, all’esofago, alla mammella. Questa è un’organizzazione che esiste solo in centri oncologici molto grandi. Oggi esiste anche a Pesaro e Fano e funziona bene”

“Attivo anche il percorso per il tumore prostatico che si avvale – spiega il primario di Urologia Valerio Beatrici – di un gruppo multidisciplinare ad hoc e in sala operatoria del robot, che attualmente è considerato dalla comunità scientifica il metodo più efficace per il trattamento del carcinoma della prostata. La chirurgia robotica infatti, meglio della chirurgia tradizionale consente di eliminare efficacemente il tumore e allo stesso tempo di mantenere la funzione sessuale”.

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