Oculistica: meno trapianti di cornea con la nuova tecnologia

Lo strumento, donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, nelle Marche è presente dentro Marche Nord e nell’ospedale di San Benedetto. Fino ad ora il trattamento era possibile solo dentro centri privati.

Fano – Tutto inizia con un lieve astigmatismo o con una miopia e il primo rimedio è inforcare gli occhiali da vista. Ma chi soffre di cheratocono, una patologia molto comune tra i giovani, prima o poi dovrà sottoporsi al trapianto della cornea. Perché la patologia è progressiva e, in sintesi, deforma la cornea facendola diventare da rotonda a conica generando la perdita della vista. Insomma, l’unica strada percorribile fino ad ora era l’intervento chirurgico. Oggi qualcosa è cambiato: grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, l’azienda Marche Nord è, insieme all’ospedale di San Benedetto, l’unica struttura pubblica della Regione ad essersi dotata di un apparecchio, del valore di oltre 10mila euro, che "lancia una luce rendendo più solida e resistente la cornea".
A spiegare gli effetti terapeutici del cross linking, così si chiama lo strumento, è il primario unico dell’Oculistica di Marche Nord Bruno Giannotti. "Questa terapia era disponibile solo nelle strutture private, quindi a pagamento. Con questa dotazione tecnologica, donata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, insieme alla struttura ospedaliera di San Benedetto possiamo garantire la prestazione con il sistema sanitario regionale. Una acquisizione importante – continua il primario – che evita al paziente, se preso in tempo, l’intervento di trapianto della cornea. È un trattamento non-invasivo che ha dimostrato di poter rinforzare la struttura corneale debole in pazienti affetti da cheratocono".

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