Marche Nord accelera: 5mila interventi complessi in 2 anni

Oltre cinquemila gli interventi di alta specializzazione realizzati a Marche Nord negli ultimi due anni. Numeri in forte crescita che dimostrano come l’attività dell’azienda ospedaliera sia sempre più caratterizzata da un’offerta di prestazioni di eccellenza per i cittadini del territorio.

“Gli interventi tecnicamente molto complessi, eseguiti nel blocco operatorio di Marche Nord dal 2016 ad oggi, sono cresciuti di oltre il 40 per cento – spiega il direttore generale Maria Capalbo – il 2017-2018 è stato un biennio importante per l’azienda che ho l’onore di dirigere. Grazie agli investimenti, realizzati con i fondi stanziati dalla regione Marche, e l’iniezione di personale, abbiamo raggiunto traguardi e numeri rilevanti che portano l’azienda a livelli di eccellenza in Italia”.

L’arrivo del robot e delle colonne laparoscopiche hanno non solo ampliato l’offerta per le patologie di interesse chirurgico, ma hanno anche consentito agli operatori e ai professionisti di poter intervenire in sicurezza realizzando interventi complicati da gestire. Da febbraio 2017, infatti, il Da Vinci ha realizzato 333 interventi, mentre con il metodo laparoscopico sono stati svolti quasi mille e novecento casi.

“Molti pazienti, che prima si rivolgevano a strutture fuori regione per ricorrere alla chirurgia mini-invasiva – aggiunge Capalbo – oggi trovano la risposta nelle strutture di Marche Nord, in prossimità di casa. Risposte che siamo riusciti a dare nei nostri spazi, grazie al lavoro realizzato in squadra, con un’attività straordinaria di medici e infermieri che, ogni giorno, con la loro passione, sono a disposizione dei pazienti con la loro professionalità. Due anni in cui abbiamo messo al centro la persona e i suoi bisogni di salute, con un’attenzione minuziosa alla personalizzazione e all’umanizzazione delle cure. E’ questa la mission dell’azienda ospedaliera che noi abbiamo voluto fare nostra e i numeri dimostrano che siamo sulla buona strada”.

Il direttore generale Maria Capalbo

il direttore generale maria capalbo

Realizzare gli interventi di alta complessità infatti ha significato anche riorganizzare i percorsi di cura e il lavoro dei professionisti che devono necessariamente lavorare in sinergia. Il primo passo è stato quello di incentivare l’attivazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per diverse patologie. A Marche Nord, negli ultimi anni, ne sono stati attivati undici. Sono percorsi complessi, basati sulle migliori evidenze scientifiche, che consentono di programmare e personalizzare il percorso di cura di ogni singolo paziente, attraverso il coordinamento e l’attuazione di attività standardizzate da parte di un team multidisciplinare di professionisti.

“I PDTA – conclude Capalbo – migliorano la qualità e l’efficienza delle cure e garantiscono i servizi appropriati al maggior numero di pazienti. Sono pochi i centri che prendono in carico i malati con i percorsi terapeutici specifici e personalizzati perché, questo metodo prevede un’organizzazione complessa del sistema. Pianificazione che noi riusciamo a garantire nelle nostre strutture per diverse patologie, principalmente per le neoplasie più diffuse e a breve ne attiveremo altri”.

IL NUOVO ROBOT DA VINCI PER LA CHIRURGIA

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